La Proprietà intellettuale come asset strategico per le PMI e le start-up

Il 17 Settembre a Napoli, presso l’‘Aula Pessina dell’ Università degli Studi di Napoli Federico II, si è tenuto il seminario “La Proprietà intellettuale come asset strategico per le PMI e le start-up“, organizzato dalla World Intellectual Property Organization” e dall’UIBM del Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con Confapi e Camera di Commercio Internazionale – ICC Italia.’

Il focus principale ha riguardato la reale esistenza di strumenti predisposti dall’UIBM – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (per l’Italia) e dalla WIPO (a livello internazionale) utili a progettare e a realizzare un sistema di business, sia passando per la conoscenza dei diritti titolati della proprietà intellettuale sia per quelli non titolati, valutando la coordinazione tra questi due segmenti al fine di realizzare progetti aziendali che ottimizzi le caratteristiche della PMI e permetta la tuteli dalle pretese e/o violazioni di terzi.

Il relatore Giovanni Napolitano, Vice Direttore del Dipartimento per i paesi in transizione e sviluppati (TDC) della WIPO ha sottolineato che : ” I sistemi di proprietà intellettuale sono fondamentali nella strategia imprenditoriale di ogni piccola e media impresa. Un numero alto di brevetti, a volte non utilizzati, diventano però un ‘limite’ per chi si occupa di ricerca. Anche nella brevettazione, soprattutto nella ricerca di base, serve buon senso.’


La divisione PMI” ha proseguito Napolitano “nel 2019 si è concentrata su progetti relativi a specifici settori industriali come l’agrofood, punta di diamante del Made in Italy
Nel settore dell’ agroalimentare è emerso come i diritti di proprietà intellettuale più rilevanti riguardano i brevetti, i diritti sulle varietà vegetali, i marchi di certificazione e le indicazioni geografiche.


Imprescindibile dunque per le PMI un approccio informato alla proprietà intellettuale che va dalla registrazione del marchio alla tutela dei trade secrets.

Non tutti sanno infatti che, in seguito alla direttiva europea n. 943 del 2016, in Italia è prevista la tutela dei segreti industriali.
Ovviamente si tratta di diritti non titolati ma non per questo la giurisprudenza si è esentata dal riconoscerli al fine di tutelare il business delle PMI e non solo.
Individuare il contenuto dei segreti industriali meritevoli di tutela non è assolutamente opera astratta.

Il d.lgs. n. 63/2018 ha previsto una giusta integrazione dell’art. 98 cpi prevedendo espressamente che “Costituiscono oggetto di tutela i segreti commerciali. Per segreti commerciali si intendono le informazioni aziendali e le esperienze tecnico-industriali, comprese quelle commerciali, soggette al legittimo controllo del detentore, ove tali informazioni:
a) siano segrete, nel senso che non siano nel loro insieme o nella precisa configurazione e combinazione dei loro elementi generalmente note o facilmente accessibili agli esperti ed agli operatori del settore;
b) abbiano valore economico in quanto segrete;
c) siano sottoposte, da parte delle persone al cui legittimo controllo sono soggette, a misure da ritenersi ragionevolmente adeguate a mantenerle segrete”.

Certamente trattandosi di diritti non titolati non vi è un organismo in grado di tutelarli ovvero registrarli per confutare la residua problematica legata alla prova dell’anteriorità.
In questo le PMI, con l’aiuto di professionisti esperti in materia, hanno l’onere di organizzarsi al fine di tutelare i proprio segreti industriali, gestendoli con la massima riservatezza e raccogliendo tutto il materiale probatorio utile a una eventuale tutela che si pone necessaria di fronte a soprusi da parte di terzi. La conoscenza della proprietà intellettuale, pertanto, diventa uno strumento di difesa per le PMI ma allo stesso tempo di crescita e di realizzazione efficace della propria idea di business.

Il seminario ha visto altresì gli interventi di Flavio Farroni, CEO & co-founder di MEGARIDE, dell’Avv. MIchele Elio de Tullio (ICC ITALIA), di Roberto Sandrini e Tomas Fischer (VIP4SME), di Simona Marzetti (DGLC-UIBM), Simona Marzetti (Agenzia ICE) e di Maily Anna Maria Nugyer (Responsabile Desk Vietnam).

Questi i riferimenti on line del Magazine della WIPO

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Articolo a cura di Alfredo Esposito e Paola Carmela D’Amato