Napoli “accetta la sfida” nei confronti delle nuove tecnologie divenendo sede del convegno “Insert Law to Continue”, tenutosi giovedì 12 e venerdì 13 settembre, presso l’Università “Federico II”.
L’evento, realizzato in collaborazione con il Comune di Napoli, ha visto la presenza di oltre cento relatori da tutta Italia, distribuiti in varie sezioni di lavoro.
Non sono mancati in apertura i saluti del sindaco Luigi De Magistris, che ha ribadito l’importanza di guardare alle nuove tecnologie, come quella relativa alla blockchain, come un mezzo di supporto e miglioramento della nostra società.
”Blockchain è sinonimo di trasparenza e tracciabilità: la criptovaluta può essere utilizzata come strumento aggiuntivo all’euro per far girare l’economia locale” – afferma il sindaco, citando Napoli come prima grande città ad aver adottato una delibera comunale sui suddetti temi.
Oltre il tema portante della blockchain, sono stati molteplici gli argomenti approfonditi durante il convegno: la democrazia diretta, la risoluzione online delle controversie, lo sviluppo e la tutela dell’intelligenza artificiale e della robotica, la messa in sicurezza e la protezione del dato digitale, l’uso di strumenti virtuali di pagamento, la fintech (o tecnofinanza) e molti altri ancora.
Non è mancata una riflessione in tema di diritto della proprietà industriale ed intellettuale, un campo in continua evoluzione ove l’espansione tecnologica gioca un ruolo determinante.
Basti pensare al novero delle opere protette dalla tutela autoriale (di cui all’art.2 della legge sul diritto d’autore) che è andato progressivamente ampliandosi includendo software, database e siti web.
E’ intervenuto tra i relatori a tal proposito il Prof. Giuseppe Doria, docente della cattedra di diritto d’autore presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, il quale ha accennato alle ulteriori sfide che si prospettano in relazione alla creazione di agenti software elettronici che saranno in grado di agire indipendentemente dal controllo dell’operatore: la possibilità di un autonomo riconoscimento della personalità giuridica in capo all’ agente robotico potrebbe, secondo l’interpretazione del Prof. Doria, “far sorgere anche una tutela autoriale sulle opere da questi create.”
Si configurerebbe in questo modo una vera e propria concorrenza dell’intelligenza artificiale con l’ingegno umano, volta a far sorgere una serie di problematiche di carattere giuridico che meritano una soluzione concertata da parte dei vari ordinamenti. Proprio in quest’ottica si inscrivono le raccomandazioni della Commissione europea concernenti le norme sul diritto civile della robotica, con lo scopo di invitare gli Stati membri ad affrontare la tematica in un’ottica orizzontale e neutrale.
Di qui la ratio ultima della conferenza “Insert law to continue”, destinata a divenire un appuntamento ricorsivo di riferimento sia in ambito nazionale che internazionale, con l’intento di consolidare alcune linee di tendenza dominanti per il futuro della nostra società, attraverso la predisposizione di una regolamentazione giuridica efficiente, volta a garantire una piena e pacifica condivisione delle risorse scaturenti dalle nuove tecnologie.
Articolo a cura della Dott.ssa Camilla Marotta